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Anche in Occidente mangiare insetti in realtà fa parte della tradizione

Foto di katesheets

Sembra assurdo, eppure è così: sia i nativi americani che i loro primissimi colonizzatori non avevano alcuna paura di mangiare insetti, anzi, pietanze a base di farina di cicale e cavellette facevano stabilmente parte della dieta di entrambe le comunità.

Foto di Max Reve

Attualmente queste abitudini alimentari sono una prassi in alcune zone del mondo come la Tailandia o  in Cambogia e in Occidente rappresentano l’ultimo trend in fatto di cucina e distribuzione alimentare, senza considerare il fatto che alcuni scienziati ritengono che, con il progressivo esaurirsi delle risorse del pianeta, mangiare insetti rappresenti una delle ultime speranza per l’umanità.

Foto di Thomas W. Fiege

Le varie comunità di nativi americani furono tra le prime a sperimentare la commestibilità di queste creature a tratti spaventose. La tradizione culinaria di questi popoli ha radici molto antiche e sin dalle origini presentava ricette i cui ingredienti principali erano insetti: dai grilli ai lombrichi, dalle formiche alle coccinelle.

Foto di Travis

Pare che i primi colonizzatori denigrassero queste abitudini alimentari considerandole cose da “selvaggi”, ma ci sono alcune evidenze storiche del fatto che nel corso del XIX secolo i coloni abbiano iniziato ad imitare i popoli nativi e che  in alcuni casi questi abbiano creato da zero alcune ricette a base di insetti. Presso alcune comunità queste abitudini continuarono fino al XX secolo e, per quanto raro, questo fenomeno è ancora presente oggi.

 

Questa tradizione culinaria è meno documentata a livello storiografico di quanto non lo sia la storia di altri piatti della tradizione americana che non prevedono gli insetti come ingrediente, (come il bagel o il leggendario cheese steack) ma alcuni documenti descrivono le pratiche di cattura degli insetti che i primi visitatori europei del “nuovo continente” impararono dai nativi americani.

Foto di Max Reve

Ovviamente alcune di queste abitudini sono derivate da aspetti pratici: le cavallette, per esempio,  erano molto abbondanti nelle pianure durante il periodo primaverile e ci sono testimonianze risalenti al XX secolo di quanto i boscaioli dell’Oregon fossero addirittura infastiditi dalla loro abbondanza.

Se volete stupire i vostri amici con una ricetta a base di cavallette o altri insetti, sappiate che potete lasciarvi ispirare da un’antichissima tradizione culinaria, anche Occidentale.

 

Matteo Scotini

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