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Sembra assurdo, eppure è così: sia i nativi americani che i loro primissimi colonizzatori non avevano alcuna paura di mangiare insetti, anzi, pietanze a base di farina di cicale e cavellette facevano stabilmente parte della dieta di entrambe le comunità.
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Attualmente queste abitudini alimentari sono una prassi in alcune zone del mondo come la Tailandia o in Cambogia e in Occidente rappresentano l’ultimo trend in fatto di cucina e distribuzione alimentare, senza considerare il fatto che alcuni scienziati ritengono che, con il progressivo esaurirsi delle risorse del pianeta, mangiare insetti rappresenti una delle ultime speranza per l’umanità.
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Le varie comunità di nativi americani furono tra le prime a sperimentare la commestibilità di queste creature a tratti spaventose. La tradizione culinaria di questi popoli ha radici molto antiche e sin dalle origini presentava ricette i cui ingredienti principali erano insetti: dai grilli ai lombrichi, dalle formiche alle coccinelle.
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Pare che i primi colonizzatori denigrassero queste abitudini alimentari considerandole cose da “selvaggi”, ma ci sono alcune evidenze storiche del fatto che nel corso del XIX secolo i coloni abbiano iniziato ad imitare i popoli nativi e che in alcuni casi questi abbiano creato da zero alcune ricette a base di insetti. Presso alcune comunità queste abitudini continuarono fino al XX secolo e, per quanto raro, questo fenomeno è ancora presente oggi.
Questa tradizione culinaria è meno documentata a livello storiografico di quanto non lo sia la storia di altri piatti della tradizione americana che non prevedono gli insetti come ingrediente, (come il bagel o il leggendario cheese steack) ma alcuni documenti descrivono le pratiche di cattura degli insetti che i primi visitatori europei del “nuovo continente” impararono dai nativi americani.
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Ovviamente alcune di queste abitudini sono derivate da aspetti pratici: le cavallette, per esempio, erano molto abbondanti nelle pianure durante il periodo primaverile e ci sono testimonianze risalenti al XX secolo di quanto i boscaioli dell’Oregon fossero addirittura infastiditi dalla loro abbondanza.
Se volete stupire i vostri amici con una ricetta a base di cavallette o altri insetti, sappiate che potete lasciarvi ispirare da un’antichissima tradizione culinaria, anche Occidentale.