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Sarà capitato anche a voi di ordinare al ristorante primo e secondo, per poi fare i conti con l’appetito che non era esattamente da leone. Quello che le mamme definirebbero “Mangiare per gola e non per fame”, e poi ci obbligherebbero a finire ciò che abbiamo nel piatto, dopo averci minacciato con l’antica minaccia “È anche colpa tua se i bambini muoiono di fame”.
Fa sorridere perché prima o poi ci siamo capitati tutti, ma tra qualche tempo i proclami apocalittici del parentame potrebbero rivelarsi opportuni sul serio. Nel prossimo futuro infatti il cambiamento climatico potrebbe portare a una carenza globale di cibo e di certo non siamo preparati a tale evenienza.
Prima di ricorrere a diete forzate, potremmo provare a ingannare il nostro cervello con questo set di stoviglie e posate chiamato Half/Full creato dallo Studio Playfool che in teoria dovrebbe farci mangiare la metà, grazie all’illusione ottica dello specchio.
I piatti e i vassoi sono infatti a specchio, per riflettere il cibo che sembrerà esattamente il doppio, mentre tazze e bicchieri sono semisferici, per una scelta ben meno efficace di design più che di reale utilità, in quel caso infatti il nostro cervello non ci casca.
Storia diversa per le stoviglie di Half/Full, che funzionano esattamente come vi immaginate: il cibo sopra lo specchio sembra il doppio e il nostro cervello è appagato. Che poi questo sistema riesca a ingannare anche il nostro stomaco, quello è un altro discorso, ma uno studio dell’Università di Tokyo ha rivelato che il volume apparente del cibo nel piatto riesce a influenzare la soddisfazione di chi sta per mangiare. Se il cibo sembra di più, il nostro appetito cresce, anche se poi ne mangiamo la metà.
Un altro studio sembra propendere più per il risultato strettamente psicologico: di fronte a uno specchio mangiamo di meno, perché vogliamo comportarci più educatamente, per non sembrare affamati e per avere più fiducia in noi stessi.
Queste le teorie alla base di Half/Full, il piatto mezzo pieno e mezzo vuoto. Ora sta a noi capire se siamo ottimisti o pessimisti di natura.
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