Piccolo albero dal legno molto duro produce delle grosse bacche, gialle o rosse, contenenti al loro interno i semi in una parte rossa e carnosa, quelli che ci divertiamo a sgranare, da magiare crudi al volo o per ottenerci un succo buonissimo. La pianta del melograno richiede generalmente un’esposizione soleggiata e piuttosto riparata, dato che soffre gli inverni troppo freddi.
Mille usi diversi
Del melograno si usa praticamente tutto: la corteccia delle radici è ricca di proprietà medicinali così come la scorza dei suoi frutti, usata anche per le sue proprietà aromatiche viene utilizzata per dare quel gusto amarognolo a Vermut e altri tipi di aperitivi; i fiori invece vengono usati in erboristeria e per la preparazione di sciroppi e della granatina.
Un frutto “tutto fare” dunque che ha una lunga lista di proprietà benefiche.
Prime tra tutte sono le sue proprietà terapeutiche e antitumorali, grazie alla sue ricchezza di flavonoidi e antiossidanti che fanno da scudo protettivo a cuore ed arterie; dato che la forma in cui lo si assume più frequentemente è il suo succo, è giusto che sappiate che bere melograno avrebbe un’azione di forte impatto nei confronti delle cellule malate ed inoltre tra i suoi componenti maggiori nei valori nutrizionali ci sono sia la vitamina A che la vitamina B; inutile sottolineare il suo potente potere rinfrescante e diuretico.
Un succo buonissimo
Nel XIX secolo la scorza della radice del melograno veniva addirittura utilizzata contro la tenia proprio per la presenza dei suoi alcaloidi antielmintici. Ma non è tutto, il melograno ha anche proprietà tenifughe, astringenti e sedative quindi il rimedio naturale perfetto quando si hanno problemi intestinali; viene usato per alleviare le infiammazioni gengivali (facendo un infuso dei suoi petali) ed è amico delle donne per combattere i sintomi della menopausa.
Grazie melograno.