Food
di Gabriele Ferraresi 8 Marzo 2016

Giustizia è fatta, la pizza diventerà patrimonio dell’UNESCO

Perché la nostra pizza è dappertutto, ovunque, gioiosamente ubiqua, e noi siamo contenti che sia così

pizza patrimonio unesco Fondazione Univerde

 

A DailyBest amiamo la pizza e quando capitano cose belle alla pizza siamo felici anche noi, tutti, nessuno escluso: così la notizia della pizza che diventerà patrimonio dell’UNESCO ci ha incuriosito e abbiamo voluto approfondire.

Prima di tutto, che cos’è l’UNESCO? E perché è importante che qualcosa diventi suo patrimonio? L’UNESCO è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura e promuove “il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali“.

È utile che qualcosa diventi patrimonio UNESCO per questioni di immagine, prima cosa, e in seconda istanza per soldi, collegati al turismo – nel caso di luoghi diventano patrimoni dell’umanità – nel caso della pizza però la faccenda sarebbe ovviamente diversa. Perché la pizza è dappertutto, ovunque, gioiosamente ubiqua, e noi siamo contenti che sia così. In Italia tra l’altro di siti patrimoni dell’UNESCO ne abbiamo già cinquantuno. Esclusi quelli immateriali, che vedremo dopo.

 

Posted by Pizza nel mondo #pizzaunesco on Friday, November 13, 2015

 

A spingere la candidatura del piatto che più ci rappresenta nel mondo e con cui abbiamo conquistato il mondo – malgrado alcune eresie ci facciano rabbrividire: qui una lista di pizze americane da incubo – è stata una vecchia conoscenza della politica italiana, Alfonso Pecoraro Scanio. Abbastanza sparito dallo scenario politico nazionale, con la Fondazione Univerde ha promosso la candidatura della pizza a patrimonio immateriale dell’UNESCO.

Se credete nelle petizioni online, c’è anche una petizione su Change.org dedicata in cui si legge: “L’arte della pizza, che ben ci rappresenta nel mondo, è una conoscenza tradizionale e un bene immateriale che merita il riconoscimento da parte dell’Unesco. La pizza napoletana è l’unico tipo di pizza italiana riconosciuta in ambito nazionale ed europeo. Dal 4 febbraio 2010, infatti, è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea. È giusto che l’Italia proponga alla sede centrale UNESCO di Parigi l’inserimento dell’Arte della Pizza nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità“.

 

LA RUMBA DELLA PIZZA: “A me me piace sule ‘a pizza altro cibo nun ce appizza e la polenta nun me arrizza po’ m’a magne…

Posted by Pizza nel mondo #pizzaunesco on Wednesday, September 16, 2015

 

Ok, quindi la faccenda è leggermente diversa. La pizza non è proprio “la pizza” bensì, come precisava l’ANSAL’arte dei pizzaiuoli napoletani” che sarà l’unica candidatura Italiana nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità Unesco per quest’anno. Ma che cos’è il patrimonio immateriale dell’UNESCO? L’Italia ha già altri beni immateriali che si possono fregiare del titolo, e sono: l’opera dei pupi siciliani, il canto a tenore sardo, l’arte del violino a Cremona, la dieta mediterranea, le macchine a spalla (quelle utilizzate durante le processioni per capirci), e la vite ad Alberello di Pantelleria. Superfluo dire che lì in mezzo la nostra amata pizza farebbe un figurone. #TeamPizza, ora e sempre.

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