Libri
di Stefano Disastro 20 Marzo 2020

“Tokyo Stories”, il libro sulla cucina giapponese più bello che c’è


State cercando il libro di cucina da regalare al vostro amico designer/grafico che ama il Giappone? Eccolo, l’avete trovato: “Tokyo Stories: Storie e ricette giapponesi” di Tim Anderson, uscito in Italia per EDT edizioni. (Come dite? Il vostro amico non è un designer/grafico ma ama tantissimo il Giappone? Sì, questo libro va benissimo anche per lui. Questo libro va benissimo per tutti da quanto è bello…).

L’Italia ha sempre avuto un forte legame con il cibo e la cultura nipponica. Dagli anni ’70 siamo stati educati per parecchie ore al giorno a cartoni animati giapponesi. Abbiamo familiarizzato insomma con l’immaginario del Sol Levante, tanto che quando sono arrivati i primi ristoranti di sushi nella nostra conservatrice Penisola vi ci siamo fiondati senza remore. Così tra un uramaki e una tempura, un temaki e un tiger roll, abbiamo creduto che l’intera cucina Giapponese fosse quella presente nei menu dei nostri ristoranti di sushi. E lì ci siamo fermati. E non servivano i racconti di viaggio dei primi fortunati amici che tornavano da Tokyo e ci raccontavano meraviglie e ci mettevano in guardia sulla nostra parziale ignoranza (“…guarda che in Giappone mica tutti mangiano solo sushi, anzi…“), noi restavamo convinti di avere in mano la chiave delle cucine di tutto il Giappone.

Per fortuna dopo anni di sushi all you can eat e video e viaggi e racconti di prima o seconda mano, ce ne siamo fatti una ragione che il Giappone è un intero mondo che non si finirà mai di scoprire e conoscere, figuriamoci poi dal punto di vista del cibo. In molti editori hanno capito che lì c’era una vera e propria miniera, se non d’oro, perlomeno di contenuti e curiosità, ovvero una ricchezza che andava esplorata e condivisa.

Così di libri sulla cucina giapponese ne sono usciti un bel pò negli ultimi anni, non ultimo , che è praticamente una bibbia, “Il Ricettario del Giappone” (edizioni L’Ippocampo) .
Fino a questo ‘Tokyo Stories’ di cui vi scrivo giusto due righe qui (ma che vi invito a scoprire da voi, facile, il link per l’acquisto è sotto)

Una grafica pazzesca: pop, chiarissima, elegante (e il refilo delle pagine fucsia mi fa impazzire), che vi farà prendere in mano il libro e dire subito “wow”. Il secondo “Wow” sarà per la qualità sia delle foto che di stampa (davvero top) e poi gli occhi si riempiranno subito di ricette e curiosità e li sarete perduti per sempre.
Una nota di merito va anche a come il libro è strutturato. Invece di utilizzare la classica suddivisione a capitoli: colazione, pranzo, cena (oppure antipasti, primi, secondi, dolci), questo libro passa in rassegna la cultura gastronomica di Tokyo in un ipotetico dall’alto verso il basso. Quindi dal B2F, dedicato ai negozi dei sotterranei dei grandi magazzini, passando al B1F, il piano terra, visitando i chioschi delle stazioni della metropolitana e i distributori automatici più autentici, si arriva al 2F (Second Floor) dove troveremo la cucina regionale, il 3F è il piano delle contaminazioni, il 4F il piano della cucina casalinga fino all’ultimo piano, il 5F, dedicato al cibo fusion della Tokyo moderna. Bello, bello davvero. Un libro che trabocca amore stupore e ammirazione coltivato in anni di visite e studi di uno straniero per l’Universo Tokyo.
Due righe quindi sull’autore. Tim Anderson, oltre che essere ovviamente maniaco della cultura giapponese, è cuoco e proprietario del ristorante Nanna a Brixton (UK) e nel 2011 ha vinto l’edizione inglese di MasterChef.

TOKYO STORIES
Storie e ricette giapponesi
di Tim Anderson
pp. 256
EDT Edizioni

Lo compri qui.

(prometto che non te ne pentirai)

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